giovedì 16 dicembre 2010

DECRESCITA

Lascio un idea, un pensiero che sempre più diventa attuale, che ci invita a cambiare stile di vita, a migliorare i rapporti tra le persone e con noi stessi a integrarci di più con la natura.
Sono sempre più convinto che c'è bisogno di cambiamento e non sarà facile arrivare a questo punto.
 Ivan illich nella ricostruzione conviviale, che vi invito a leggere, diceva:" l'uomo ritroverà la gioia della sobrietà e l'austerità liberatrice reimparando a convivere , a dipendere dall'iniziativa dell'altro che conosce, anzichè farsi schiavo dell'energia e della burocrazia onnipotente."
Dunque da cosa cominciare?

Un suggerimento ci viene dato dal movimento decrescita esso ci parla della regola delle 8 R che sono: rivalutare, ricontestualizzare, ristrutturare, rilocalizzare, ridistribuire, ridurre, riutilizzare, riciclare. Tutte insieme possono portare, nel tempo, ad una decrescita serena, conviviale e pacifica.

RIVALUTARE: Rivedere i valori in cui crediamo e in base ai quali organizziamo la nostra vita,cambiando quelli che devono esser cambiati.
L’altruismo dovrà prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla concorrenza, il piacere del tempo libero sull’ossessione del lavoro, la cura della vita sociale sul consumo illimitato, il locale sul globale, il bello sull’efficiente, il ragionevole sul razionale. Questa rivalutazione deve poter superare l’immaginario in cui viviamo, i cui valori sono sistemici, sono cioè suscitati e stimolati dal sistema, che a loro volta contribuiscono a rafforzare.
RICONTESTUALIZZARE: Modificare il contesto concettuale ed emozionale di una situazione, o il punto di vista secondo cui essa è vissuta, così da mutarne completamente il senso. Questo cambiamento si impone, ad esempio, per i concetti di ricchezza e di povertà e ancor più urgentemente per scarsità e abbondanza, la “diabolica coppia” fondatrice dell’immaginario economico. L’economia attuale, infatti, trasforma l’abbondanza naturale in scarsità, creando artificialmente mancanza e bisogno, attraverso l’appropriazione della natura e la sua mercificazione.
RISTRUTTURARE: Adattare in funzione del cambiamento dei valori le strutture economico-produttive, i modelli di consumo, i rapporti sociali, gli stili di vita, così da orientarli verso una società di decrescita. Quanto più questa ristrutturazione sarà radicale, tanto più il carattere sistemico dei valori dominanti verrà sradicato.
RILOCALIZZARE: Consumare essenzialmente prodotti locali, prodotti da aziende sostenute dall’economia locale. Di conseguenza, ogni decisione di natura economica va presa su scala locale, per bisogni locali. Inoltre, se le idee devono ignorare le frontiere, i movimenti di merci e capitali devono invece essere ridotti al minimo, evitando i costi legati ai trasporti (infrastrutture, ma anche inquinamento, effetto serra e cambiamento climatico).
RIDISTRIBUIRE: Garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e ad un’equa distribuzione della ricchezza, assicurando un lavoro soddisfacente e condizioni di vita dignitose per tutti. Predare meno piuttosto che “dare di più”.
RIDURRE: Sia l’impatto sulla biosfera dei nostri modi di produrre e consumare che gli orari di lavoro. Il consumo di risorse va ridotto sino a tornare ad un’impronta ecologica pari ad un pianeta. La potenza energetica necessaria ad un tenore di vita decoroso (riscaldamento, igiene personale, illuminazione, trasporti, produzione dei beni materiali fondamentali) equivale circa a quella richiesta da un piccolo radiatore acceso di continuo (1 kw). Oggi il Nord America consuma dodici volte tanto, l’Europa occidentale cinque, mentre un terzo dell’umanità resta ben sotto questa soglia. Questo consumo eccessivo va ridotto per assicurare a tutti condizioni di vita eque e dignitose.
RIUTILIZZARE: Riparare le apparecchiature e i beni d’uso anziché gettarli in una discarica, superando così l’ossessione, funzionale alla società dei consumi, dell’obsolescenza degli
oggetti e la continua “tensione al nuovo”.
RICICLARE: Recuperare tutti gli scarti non decomponibili derivanti dalle nostre attività.
                                                                     Autore: Serge Latouche
Certo non sarà facile ma penso che sia indispensabile per noi e per i nostri figli.
Allora cosa possiamo fare? Iniziamo dalle cose piccole. Facciamo piccoli sforzi quotidiani migliorando la nostra vita. A natale rinunciamo a qualcosa per stare con gli altri, per riscoprire il vero dono dell'essere presenti e attenti al prossimo, non avremo il telefono nuovo, ma saremo sicuramente più felici.
Buon cammino a tutti.

lunedì 6 dicembre 2010

FESTA DI NATALE CON LA SCINTILLA


Sabato 11 dicembre alle ore 16:30 nella ludoteca "LA TANA" di Saluzzo presso il Centro Famiglie in via Mazzini 3/a ci sarà la festa di Natale della "Scintilla".
Sarà un occasione per conoscerci meglio e far vedere la realtà delle associazioni sul territorio attraverso un video.
Sono previsti momenti di intrattenimento e animazioni per tutti i bambini!!!!!!!!!!!
Ci faremo inoltre gli auguri di natale con un piccolo buffet che completerà la giornata.



  Vi aspettiamo numerosi!!!!!!